Per noi come Lista Civica il tema della mobilità è fondamentale. Bene che arrivino contributi come quello dell’Università. Bene che se ne discuta guardando al futuro, come tante città stanno facendo, e non come la “Pavia al contrario” di questa amministrazione che ha come obiettivo rattoppare l’esistente.
Come la stampa locale aveva anticipato, abbiamo elaborato un documento di analisi e proposte. Ve lo proponiamo una parte alla volta, per valorizzare i vari temi, Iniziamo dallo sguardo d’insieme e da un tema: marciapiedi larghi e liberi dalle auto.
Il trauma covid-19 svela drammaticamente le nostre illusioni: la certezza dei nostri programmi, il progresso scontato, l’inesauribilità delle risorse e dei beni reperibili al supermercato. L’emergenza ne richiama altre tra loro collegate: cambiamento climatico, perdita di biodiversità, inquinamento ambientale, gravi disuguaglianze, migrazioni e guerre.
Crisi in apparenza remote che ora sono qui. Dopo l’età della disattenzione oggi dovremmo aver compreso i tempi e la prudenza della scienza che non è magia, il tempo della cura, il valore di un sistema sanitario capillare, di un ambiente sano, di una scuola che aiuti tutti a crescere con profondità, dei servizi per i più fragili, dell’assistenza domiciliare, di una passeggiata, dei negozi di vicinato.
Proviamo a pensare la città da adulti che si confrontano con la complessità e imprevedibilità del reale. La crisi, il passaggio dalle abitudini alla novità, è un’opportunità per rinnovare lo sguardo sullo spazio urbano, contenitore e specchio della società.
Gli schemi consueti, che abbiamo creduto immutabili, non sono più sostenibili e non interpretano adeguatamente la realtà. È urgente adattare di nuovo lo spazio urbano che ci contiene. Lo vogliamo pieno di senso e di cura. Una città delle donne e degli uomini. Dei corpi, non delle automobili.
Il corpo torna al centro. Il distanziamento chiede marciapiedi larghi. Per costruirli occorrono sensi unici, corsie più strette che obbligano le automobili a ridurre velocità e inquinamento (traffic calming), meno parcheggi a lato delle strade.